
SLA e tempi di intervento nell'assistenza stampanti: cosa chiedere al fornitore
Share
Un contratto di assistenza senza SLA chiari è come guidare senza cruscotto: non sai quando arriverai e se stai rispettando i limiti. In questo articolo trovi una guida pratica per capire, definire e negoziare gli SLA assistenza stampanti: delle definizioni di base ai livelli di priorità, dai KPI da misurare fino a penali e reportistica. L'obiettivo è darti un modello decisionale semplice, efficace e adatto al contesto italiano B2B, così da tutelare produttività e continuità operativa del tuo ufficio.
In sintesi
- Definisci gli SLA per iscritto: presa in carico, tempo di intervento e tempo di ripristino sono metriche diverse.
- Usa priorità chiare (critica, alta, media, bassa) legate all'impatto sul business e ai volumi di stampa.
- Misura KPI essenziali: MTTR, first time fix, tasso di conformità SLA, richiami, disponibilità del parco.
- Pretendi report periodici e review di servizio con piani di miglioramento.
- Prevedi penali e/o service credit con soglie realistiche e regole di esclusione trasparenti.
- Integra lo SLA con la stampa gestita per monitoraggio proattivo, consumabili e ricambi.
Definizioni SLA
Cos'è uno SLA nel contesto delle stampanti
Lo SLA (Service Level Agreement) è l'accordo contrattuale che stabilisce livelli minimi di servizio e tempi entro cui il fornitore deve intervenire e ripristinare la funzionalità delle MFP. E' fondamentale nei contratti di noleggio stampanti multifunzione e nei servizi di assistenza stampanti, perché impatta direttamente su produttività, costi e soddisfazione degli utenti.
Ambito di applicazione
Uno SLA efficace deve chiarire cosa è incluso e come:
- Canali di supporto: help desk, ticketing, remoto, on-site.
- Copertura oraria: ad esempio lun-ven 9:00 - 18:00; eventuali estensioni h24/7 su richiesta.
- Territorio: tempi diversi tra capoluoghi e aree periferiche.
- Consumabili e ricambi: inclusi o a consumo? Rifornimento proattivo (tipico della stampa gestita o su chiamata?
- Esclusioni: guasti dovuti a uso improprio, ambienti non conformi, manomissioni.
Glossario operativo
- Tempo di presa in carico (TPC): tempo tra l'apertura del ticket e la conferma del fornitore.
- Tempo di intervento (TDI): tempo per l'avvio dell'intervento (remoto o on-site).
- Tempo di ripristino/ristoro (TDR): tempo fino al ripristino della funzionalità.
- MTTR (Mean Time To Repair): media dei tempi reali di riparazione.
- Disponibilità (%): quota di tempo in cui l'apparato/servizio è operativo.
- FTF (First Time Fix): problemi risolti al primo intervento, senza richiami.
Tempi e priorità
Come definire la priorità di un guasto
Collega la priorità all'impatto sul processo aziendale e ai volumi di stampa:
- Critica (P1): blocco totale di stampa/scansione su dispositivo strategico o su più dispositivi; no workaround.
- Alta (P2): funzionalità principali degradate (inceppamenti frequenti, qualità illegibile) con impatto su reparti.
- Media (P3): malfunzionamenti non bloccanti; workaround disponibile.
- Bassa (P4): richieste informative, piccole regolazioni, upgrade non urgenti.
Documenta esempi concreti per il tuo contesto (es. amministrazione durante scadenze fiscali, logistica con DDT da stampare).
Finestra di servizio e copertura
Stabilisci per iscritto quando le metriche si misurano e quali canali sono attivi.
- Orario standard: lun-ven 9:00 - 18:00 (esclude festivi nazionali).
- Estensioni: fascia 08:00-20:00, sabato, oppure h24/7 (con diverse tariffe/SLA).
- Canali: ticketing + telefono + presa remota; on-site solo quando il remoto non è risolutivo.
- Aree: capoluoghi vs aree periferiche (tempi differenziati e chiaramente indicati in contratto).
Regole di computo (da mettere nero su bianco)
- Orario lavorativo vs solare: specifica se i timer scorrono solo in orario SLA (consigliato).
- Sospensioni: timer in pausa quando si attende azione cliente, approvazioni o ricambi fuori stock;
- Interventi a step: Il TDI remoto "ferma il timer TDI"; se il remoto non risolve, parte il timer di dispatch on-site.
- Evento ripreso: il TDR si considera raggiunto quando l'utente validamente conferma la funzionalità (ticket "risolto").
Workflow operativo (come deve scorrere un ticket)
- Apertura ticket con categoria, priorità proposta, seriale MFP, error code, impatto sul processo.
- Presa in carico (TPC) con conferma priorità e ETA (stima tempi).
- Troubleshooting remoto con script diagnostici, reset, driver/firmware, verifica consumabili.
- Dispatch on-site se il remoto non risolve o la priorità lo impone.
- Gestione ricambi: check stock, prenotazione, spedizione express se P1/P2.
- Ripristino (TDR) e verifica con l'utente (test stampa/scansione).
- Chiusura ticket con cause, azioni, ricambi usati, tempi spesi, e note preventive.
- Survey post-intervento. (NPS/CSAT) e, se P1/P2 ripetute, RCA (Root Cause Analysis).
Definisci anche una matrice di escalation ( chi si chiama a +50% del TDR previsto, chi interviene se TDR a rischio, quando coinvolgere il vendor).
Regole di misurazione e trasparenza
- Calendario di riferimento: specifica i festivi nazionali e chiusure aziendali.
- Orari conteggiati: se SLA 9-18, i timer non scorrono fuori fascia.
- Esclusioni: uso improprio, ambienti non conformi (umidità/polvere), manomissioni, mancanza rete/energia, credenziali assenti.
- Attese fornitore terzo: se serve il vendor/centro autorizzato, prevedi finestre dedicate e stop-clock.
- Evidenze: tutti i timer e gli stati devono essere tracciati nel sistema di ticketing ed esportabili.
Penali e Service Credit (come impostarle bene)
Le penali non devono essere punitive, ma incentivanti e proporzionate. Una struttura chiara:
- Soglie per priorità
- Franchigia: tolleranza max.
- Scaglioni: penale cresce con il ritardo e con il numero di violazioni.
- Cap: tetto massimo.
- Forma: service credit (note di credito) applicati al canone successivo.
Checklist di negoziazione
- Priorità definite con casi d'uso reali (amministrazione in chiusura IVA, logistica in picking).
- Timer misurati in orari SLA e regole di stop-clock scritte.
- TDI remoto e on-site separati; soglie diverse per aree periferiche.
- Stock ricambi e tempi di approviggionamento documentati.
- Penali con franchigia, scaglioni e cap; obbligo di RCA per P1.
- Report con KPI e dashboard accessibile; QBR pianificato.
FAQ
Cosa succede se un ticket resta fuori soglia ma per causa cliente (es. nessun accesso)?
Si applica lo stop-clock: i timer si fermano fino a disponibilità di accesso/risposta. Serve evidenza nel ticket.
Meglio un TDR unico o differenziato per remoto/on-site?
Mantieni TDR unico per priorità e misura separatamente TDI remoto/on-site: è più chiaro e contrattualmente solido.
Come gestire i ricambi non a stock?
Prevedi classi di ricambi A: (critici, stock locale), B (48-72 h), C (ordine su vendor). Indica l'impatto sui timer o lo stop-clock.
Se ho più sedi, posso avere SLA diversi?
Si: allega una tabella per sede/area con soglie TDI/TDR differenziate e un cruscotto unico di controllo.